Sai cosa utilizzare per legare i pomodori: ecco il materiale ideale

Coltivare pomodori nell’orto richiede alcune attenzioni specifiche per garantire una crescita ottimale e massimizzare la produzione. Una delle cure più importanti riguarda la legatura delle piante. Senza il supporto adeguato, i pomodori possono piegarsi o spezzarsi sotto il peso dei frutti, favorendo malattie e ostacolando la raccolta. Scegliere il materiale ideale per legare i pomodori significa non solo assicurare robustezza al sostegno, ma anche proteggere la salute della pianta e rispettare l’ambiente circostante.

Scegliere il materiale: criteri fondamentali

La selezione del materiale per la legatura dei pomodori si basa su alcuni criteri essenziali:

  • Resistenza: il materiale deve sostenere il peso dei frutti senza spezzarsi facilmente.
  • Flessibilità: è importante che sia elastico, in modo da non tagliare o danneggiare il fusto durante la crescita.
  • Biocompatibilità: materiali naturali biodegradabili facilitano lo smaltimento a fine stagione e non rilasciano sostanze nocive nel terreno.
  • Facilità d’uso: il materiale deve essere facilmente maneggiabile e permettere una legatura semplice ma sicura.

Le corde di canapa e juta sono tra le soluzioni più apprezzate dagli orticoltori esperti. Offrono resistenza e durabilità, resistono bene all’umidità e alle muffe, e possono essere smaltite nell’organico a fine ciclo produttivo.Juta e canapa hanno il vantaggio di adattarsi alle variazioni di crescita senza lacerare il fusto, a differenza di materiali troppo rigidi o taglienti come alcuni spaghi sintetici.

I materiali più utilizzati e le loro caratteristiche

Per legare correttamente i pomodori, la scelta può ricadere su diverse tipologie di spago e fili. Vediamo le qualità principali dei prodotti più diffusi:

  • Corda di canapa: naturale, biodegradabile, molto resistente e facile da annodare. Perfetta per orti biologici.
  • Corda di juta: simile alla canapa, leggermente meno resistente ma estremamente ecosostenibile e economica.
  • Spago agricolo sintetico (nylon o poliestere): usato nelle coltivazioni intensive, estremamente durevole e riutilizzabile, ma meno ecologico, in quanto non biodegradabile.Nylon viene scelto soprattutto per grandi quantità di piante e per impianti che richiedono supporti permanenti o riutilizzabili.
  • Raffia naturale: buona elasticità ma non sempre sufficientemente robusta per pomodori carichi di frutti.
  • Fil di ferro plastificato: sconsigliato perché rischia di tagliare i fusti e non segue la crescita naturale della pianta.

L’importante, se si sceglie un materiale sintetico, è farne un uso corretto e responsabile, evitando di disperderlo nel terreno a fine stagione e riciclandolo quando possibile.

Come effettuare una legatura corretta

Una legatura ben fatta aiuta la pianta a crescere diritta e sostiene i rami carichi di pomodori, evitando il rischio di rotture e danni.
Ecco alcuni passaggi fondamentali per ottenere una legatura efficace:

  • Tagliare lo spago in lunghezze adatte, generalmente tra i 20 e i 40 cm, in base al diametro del fusto e alla distanza dal tutore.
  • Formare un anello intorno al fusto, lasciando leggera libertà di movimento per consentire l’accrescimento naturale senza costrizioni.
  • Fissare l’altro capo del legaccio a un tutore robusto (canna di bambù, palo di legno o filo orizzontale tra due pali) posizionato verticalmente o a capanna.
  • Verificare periodicamente che la legatura non stringa il gambo man mano che la pianta cresce, intervenendo per allentare o sostituire lo spago quando necessario.
  • Evitate nodi troppo stretti, che possono danneggiare la corteccia e ostacolare il passaggio della linfa vitale.

Questo tipo di approccio garantisce supporto e stabilità, mantenendo la pianta sana e forte per tutta la stagione produttiva.

Consigli per una coltivazione sostenibile e produttiva

Adottare le migliori tecniche di legatura non è solo una questione di praticità, ma contribuisce concretamente alla qualità del raccolto e alla durabilità dell’impianto. Scegliendo materiali naturali e biodegradabili, si rispetta l’ambiente, si riducono i rifiuti e si agevola il compostaggio. Se invece si opta per spaghi sintetici, è fondamentale ridurne l’impatto ambientale raccogliendoli e riutilizzandoli negli anni successivi, senza disperderli nell’orto.

Per chi coltiva molti esemplari di pomodoro, le strutture di sostegno possono essere realizzate con cavi tesi e spaghi agricoli resistenti che, se ben mantenuti, supportano centinaia di piante in modo efficiente e permettono una crescita ordinata e facilmente gestibile.
Una buona legatura favorisce anche la circolazione dell’aria tra le piante, riducendo il rischio di malattie fungine e migliorando l’esposizione alla luce solare.

Infine, la manutenzione periodica della legatura e dei sostegni garantisce il successo della coltivazione: controllate frequentemente che non ci siano pressioni eccessive sui fusti o cavi troppo tesi, e intervenite tempestivamente per apportare modifiche quando necessario.

Con una scelta attenta dei materiali, una tecnica accurata e un approccio sostenibile, il vostro orto di pomodori sarà produttivo, sano e in sintonia con la natura, offrendo raccolti abbondanti e di ottima qualità stagione dopo stagione.

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