Il bonus acqua rappresenta una misura sociale di sostegno rivolta alle famiglie in difficoltà economica, finalizzata a garantire un accesso più equo e sostenibile alle risorse idriche essenziali. Attraverso uno sconto diretto in bolletta o la fornitura gratuita di una quota di acqua potabile, questo beneficio contribuisce a ridurre il peso delle spese domestiche nei nuclei familiari in condizioni di disagio. Le modalità di accesso, i requisiti e i passaggi per ottenerlo sono regolati sia a livello nazionale che locale, con alcune differenze tra le aree geografiche e i gestori dei servizi.
Funzionamento del bonus acqua e soggetti beneficiari
Il bonus idrico consente di ricevere uno sconto automatico in bolletta sull’importo dovuto per il servizio idrico, oppure di beneficiare della fornitura gratuita di 50 litri di acqua al giorno per ogni componente del nucleo familiare. L’entità dello sconto viene determinata in base alle tariffe applicate dal singolo gestore idrico locale e dunque può variare sensibilmente tra una regione e l’altra.
Il beneficio è riservato a:
- Nuclei familiari con indicatore ISEE non superiore a 9.530 euro
- Nuclei familiari con almeno quattro figli a carico e ISEE non superiore a 20.000 euro
- Nuclei già titolari di reddito di cittadinanza o pensione di cittadinanza
Sono ammessi al beneficio sia gli utenti diretti (titolari di una fornitura idrica domestica presso l’abitazione principale) sia gli utenti indiretti, ovvero coloro che fruiscono di un servizio idrico residenziale in regime condominiale.
Modalità di richiesta: automatismi e scadenze
Uno degli aspetti centrali del bonus è rappresentato dalla modalità di erogazione automatica: non è necessario, infatti, presentare una domanda specifica per accedervi. Il presupposto indispensabile è, però, aver correttamente presentato la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) per ottenere la certificazione ISEE aggiornata. La DSU può essere compilata online nel sito dell’INPS utilizzando strumenti di identificazione digitale (SPID, CIE, CNS), presso un CAF o presso gli uffici INPS su appuntamento.
È necessario rinnovare la DSU ogni anno per garantire la continuità del beneficio nei 12 mesi successivi. La scadenza del diritto al bonus coincide con quella dell’ISEE di riferimento: una volta superato il periodo di validità, la famiglia deve ripresentare la DSU e ottenere una nuova attestazione per rientrare tra i destinatari.
Erogazione e applicazione dello sconto in bolletta
L’applicazione dell’agevolazione avviene direttamente sulle bollette dell’acqua, senza che sia richiesto alcun intervento da parte dell’utente. Tuttavia, è indispensabile che la fornitura sia intestata a uno dei componenti del nucleo ISEE. I tempi di accredito possono variare a seconda della tipologia di servizio e dell’organizzazione locale:
- Per le utenze idriche, lo sconto può comparire dopo circa 6-7 mesi dalla data in cui è stata rilasciata l’attestazione ISEE aggiornata.
- Per luce e gas (se inclusi nei bonus generali), l’accredito in bolletta avviene tipicamente dopo 3-4 mesi.
Lo sconto viene applicato esclusivamente sulla residenza principale e non è esteso a eventuali seconde case o immobili destinati ad attività commerciali. Si raccomanda di verificare in bolletta l’effettiva applicazione dello sconto dopo i termini indicati, poiché eventuali ritardi o omissioni possono richiedere un intervento presso il gestore o l’ente responsabile.
Dettagli sui requisiti e compatibilità con altri bonus
L’accesso al bonus acqua si basa su requisiti economici che si rifanno alle soglie dell’ISEE e alle condizioni familiari. Nel dettaglio:
- ISEE ordinario non superiore a 9.530 euro per la generalità delle famiglie
- ISEE fino a 20.000 euro per i nuclei familiari numerosi (almeno quattro figli a carico)
- Assegnazione automatica anche ai beneficiari di reddito o pensione di cittadinanza
La presenza di più agevolazioni (per esempio, bonus luce, gas e acqua) è compatibile per i nuclei che possiedono i requisiti per ciascun beneficio. Tuttavia, la cumulabilità avviene solo nel rispetto dei regolamenti vigenti, che impongono di presentare l’ISEE aggiornato e di rispettare i criteri previsti per ogni singola misura.
Bonus regionali e specificità locali
In aggiunta alle misure nazionali, alcune regioni come la Basilicata erogano bonus acqua integrativi destinati ai residenti, con proprie soglie ISEE e modalità applicative. In questi casi, oltre ai parametri standard, può essere richiesto un ISEE inferiore a 30.000 euro per l’accesso a iniziative regionali, come accade per il bonus idrico regionale della Basilicata a partire dal 2025.
La certificazione ISEE resta il documento centrale per l’accesso a ogni tipo di agevolazione sociale in Italia. Le famiglie dovrebbero prestare particolare attenzione ai documenti presentati e a eventuali comunicazioni da parte dei gestori idrici e degli enti locali riguardanti sia i requisiti sia le modalità di erogazione aggiuntive rispetto a quanto stabilito a livello nazionale.
Per agevolare la comprensione delle disposizioni e garantire la tutela dei diritti degli utenti, è consigliabile rivolgersi ai CAF o ad associazioni di consumatori qualora persistano dubbi sull’ammissibilità o sulla corretta applicazione dello sconto. Infine, per le famiglie che fruiscono del servizio attraverso gestioni condominiali, è importante verificare con l’amministratore lo stato delle pratiche e la regolare trasmissione dei dati necessari al gestore.
Il bonus acqua si conferma uno strumento fondamentale per garantire l’accesso universale all’acqua potabile, contribuendo a contrastare la povertà idrica e a promuovere l’equità sociale. Per approfondire ulteriormente, si può consultare anche la voce relativa all’acquedotto e alle competenze regionali in materia di gestione idrica.